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Cjalsòns di primavera
di: RicFriulan
Ingredienti per
4 persone
Procedimento
1. |
Lessare le patate con la buccia e con 1 cucchiaio di sale grosso. Cuocetele per circa 40 minuti (controllate la cottura pungendo i tuberi con una forchetta). Scolatele, togliete loro buccia e schiacciatele con l’apposito attrezzo. |
2. |
Versate la semola in una terrina e aggiungete l’acqua, l’aceto
e un pizzico di sale. Impastate e lavorate energicamente per
circa 15 minuti. Fate con la pasta una palla, ricopritela con un
tovagliolo e fatela riposare per mezz’ora. |
3. |
Pulite, lavate e tagliate lo scalogno e le erbe dolci. Versate le
verdure in una casseruola, ricopritele d’acqua e cuocetele per
10 minuti. Scolatele, strizzatele e mettetele in una padella con
50 g di burro. Rosolatele per 5 minuti, salate e pepate. |
4. |
In una terrina amalgamate le erbe tritate e le patate
schiacciate (e tenete da parte). |
5. |
Prendete quindi la palla di pasta e con la mano aperta
appiattitela un poco. Cospargete un mattarello con la farina
e stendete una sfoglia sottile e uniforme. Con uno stampino di
metallo a bordi lisci o con l’apposita rotella ricavate dei dischi
di pasta. |
6. |
Mettete al centro di ogni disco un cucchiaio di composto di
verdure e patate e richiudete formando delle mezzelune. Portate
a ebollizione l’acqua in una pentola, aggiungete 1 cucchiaio di
sale grosso e i cjalsòns. Fateli bollire per circa 1 o 2 minuti e
scolateli. |
7. |
Serviteli conditi con burro fuso, ricotta affumicata grattugiata
e cannella. |
Vino da abbinare
Merlot
Note / consigli
Il piatto dei giorni di festa per eccellenza
in Carnia è rappresentato dai cjalsòns, speciali ravioli che rievocano
un passato fatto sì di miseria, ma anche di ingegno. Ne esistono
più di quaranta varianti a seconda del paese o della vallata in cui
vengono cucinati: ricette tramandate religiosamente di generazione
in generazione.
Caratteristiche
Commenti
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