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Orzotto mantecato con brovadar e salsicce,
Fusilli alla vignarola,
Polenta di Castagne con Salsiccia e Funghi,
Polpettine alla mostarda,
Risotto salsiccia, porro e rosmarino,
Tagliolini alla monzese,
Tagliatelle con salsiccia,
Maltagliati di mais, finferli e salsiccia affumicata,
Pastin aromatique
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Mešta e Buša
di: Comune di Ravascletto (UD)
Ingredienti per
4 persone
Procedimento
1. |
Meŝta: Portare ad ebollizione l'acqua in un paiolo di ghisa o rame, aggiungere il sale e quindi la farina un po' alla volta lentamente per non provocare la formazione di grumetti, utilizzando in questa fase una frusta per mescolare; se il composto risulta troppo liquido cospargere con parsimonia ancora un pugnetto di farina, rimestare continuamente sempre nello stesso verso con il ``mescol`` bastone di legno forgiato a pala nella parte terminale per 40 minuti. Diversamente che nella polenta non deve formarsi la crosta nel paiolo ed il fuoco deve essere mantenuto a fiamma abbastanza vivace per tutta la cottura. Ne deve risultare un composto morbido e ben cotto da versare nel piatto con il mestolo. |
2. |
Bucherellare le salsicce e metterle a rosolare lentamente in un tegame con ''l'ont'' (burro cotto); |
3. |
Dopo rosolate versare circa 1/2 bicchiere di vino bianco e lasciarlo evaporare quindi aggiungere un po' d'acqua calda e lasciare sul fuoco in modo che ne risulti un saporito ''tocjut'' quasi cremoso (intingolo). La buona riuscita del piatto č determinata dal fatto che la salsiccia deve risultare rosolata fuori e rimanere morbida e cotta dentro, non rinsecchita e crostosa. |
4. |
Preparazione del piatto:
Versare una porzione di ''mesta'' nel piatto e con un mestolino farvi una ''busa'' (buco) dove adagiare la salsiccia con il ''tocjut'' (intingolo) spolverizzando il tutto con la ricotta affumicata grattuggiata. Servire ben caldo. |
Vino da abbinare
Friulano Colli Orientali Del Friuli DOCGalleria fotografica
Ricetta realizzata dal sindaco Flavio De Stalis con l'allieva Barbara Bolcich della classe 3A Cucina IALFVG di Monfalcone.
Note / consigli
La mesta puň essere versata anche in un cestino di ''frico'' di solo formaggio precedentemente preparato. Preparare una miscela di formaggio di latteria nostrano vecchio grattuggiato e parmigiano; scaldare bene un tegame antiaderente; versare il formaggio, quanto basta a formare un leggero strato uniforme, ed appena si forma una specie di pellicola rigirarla e quindi rovesciarla sopra una terrina capovolta in modo che ne risulti, raffreddandosi il composto, un cestino.
La ricetta viene tramandata da sempre in ogni famiglia e denota i poveri e pochi ingredienti di cui la gente delle nostre valli disponeva o di cui poteva approvvigionarsi (si barattavano i capucci qui coltivati con la farina dei paesi della pedemontana). Era la maestria e l'arguzia delle donne che determinava la varietŕ e la bontŕ dei piatti nonché l'utilizzo oculato, ma con la maggior resa, del "poco" di cui disponevano. Quasi in ogni casa veniva allevato il maiale e quindi c'era la disponibilitŕ della salsiccia e quasi tutti avevano la mucca e quando potevano disporre di burro, formaggio e ricotta. Bisogna ricordare in particolare che la ricotta non era un prodotto ricco di grassi come quella dei giorni nostri, anzi. era particolarmente magra essendo l'ultimo prodotto del latte e si prestava ad una lunga stagionatura mediante la quale assumeva un sapore intenso e corposo senza diventare rancida; pertanto ne bastava poca per rendere gradevole e saporito il condimento di questo ed altri piatti. Anche la salsiccia, specie se stagionata, veniva razionata; il tutto perň era abbondantemente affogato "tal ont" (burro cotto) e, nonostante ciň era facilmente digerito visto il consumo di calorie che richiedeva la faticosa vita condotta.
Caratteristiche
Commenti
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